Acquistare un cuscino da viaggio equivale a fare un piccolo investimento che giova notevolmente al proprio benessere fisico: giungere a destinazione ben risposati, dopo aver trascorso intere ore seduti su un sedile non sempre comodo, permette di godersi ancor più il viaggio sin dall’inizio, di essere più reattivi, avere più forze ed energie, senza doversi chiudere nella propria camera d’albergo, per sdraiarsi a letto, in attesa che i dolori passino. Procurandosi questo semplice e comodo accessorio, per nulla ingombrante, si evita, preventivamente, l’insorgenza di tali fastidi e si viaggia più felici e leggeri.
Scelta del cuscino da viaggio
Solitamente, la scelta ricade sul classico cuscino a forma di U, con imbottitura soffice e rivestimento in stoffa o tessuti che non provocano allergie/prurito al collo e non danno fastidio alla nuca. Il costo è basso ed è facilmente reperibile o realizzabile fai da te.
Ma naturalmente, a seconda delle proprie esigenze, è possibile acquistare cuscini più sofisiticati, di ogni forma, colore e materiale. Molti di essi sono comprensivi di accessori, quali la mascherina per gli occhi e i tappi per le orecchie, che si rivelano molto utili per conciliare il sonno e attutire il caos dei rumori esterni. Insomma, c’è sempre una vasta scelta e differenti fasce di prezzo per ogni budget.
Importanza della cura e pulizia del cuscino da viaggio
Dopo aver acquistato il cuscino ‘perfetto’ per se stessi o per i propri bimbi, è doveroso averne cura, non solo durante il viaggio ma soprattutto dopo. Ad esempio, riporlo nell’apposita borsa o custodia è sicuramente più igienico, perché si evita di metterlo in valigia, sommerso o schiacciato da altre cose e, dopo l’uso, non lo si lascia incustodito in un angolo dell’armadio, a contatto con altri indumenti o nel ripostiglio, dove si impregnerebbe, inevitabilmente, di polvere.
È risaputo che i cuscini, in generale, siano terreno fertile per la proliferazione degli acari e dei batteri, che si annidano indisturbati al loro interno. E, purtroppo, viaggiare in treno, autobus e altri mezzi di trasporto, dove c’è sempre una moltitudine di persone che va e viene, significa fare i conti con il mondo dei germi e dei batteri, per cui bisogna prestare la massima attenzione alla corretta pulizia dei cuscini da viaggio, che entrano in contatto con la pelle, con i capelli e vengono poggiati non solo sullo schienale dei sedili ma anche su diverse superfici e, a volte, dove capita, quando ci si lascia sopraffare dalla fretta o da uno o più attimi di distrazione.
Alcune accortezze per mantenere il cuscino da viaggio in uno stato ottimale
Come accennato, è molto utile procurarsi una custodia lavabile (qualora non fosse inclusa nell’acquisto) apposita per riporre il cuscino e proteggerlo. Grazie al cordoncino, si può agganciare alla valigia o ai piccoli ganci appendiabiti presenti in treno o in bus o alla gruccia, evitando il contatto diretto con qualsiasi altra cosa.
Per quanto riguarda i cuscini gonfiabili, gonfiarli un paio di giorni prima della partenza ed esporli all’aria aiuta a far sì che prendano forma, a smorzare il tipico odore della plastica e ad avere una maggiore resa.
Suggerimenti per una corretta pulizia del cuscino
A seconda della composizione interna ed esterna, i cuscini da viaggio necessitano di specifici lavaggi, che assicurano una pulizia e disinfezione ottimale.
- Se il cuscino ha un rivestimento sfoderabile, di tanto in tanto bisogna lavare la fodera con acqua e prodotti antibatterici e disinfettanti, sia a mano, lasciandola in ammollo quanto basta, sia direttamente in lavatrice a 60 gradi
- Il cuscino realizzato in memory foam non può essere lavati in lavatrice. Si immerge in una bacinella capiente, colma d’acqua calda, a cui si aggiunge una manciata di bicarbonato, avendo cura di non strizzarlo ed eseguendo movimenti molto delicati. In presenza di macchie ostinate, si può utilizzare un po’ di aceto.
- Il cuscino, la cui imbottitura è in piuma d’oca o lana, può essere lavato sia in lavatrice, con il programa apposito per la lana (ad una temperatura non troppo elevata) sia a mano, con un po’ di sale grosso e del succo di limone, che ha potere sgrassante
- Per il cuscino in lattice naturale, è ottimo il lavaggio a mano e a freddo, con poche gocce di detergente quanto più delicato è possibile
- Per quanto concerne i cuscini con microsfere, è preferibile pulirli in superficie, utilizzando un panno morbido, magari in microfibra, inumidito con un po’ di sapone o detersivo delicato, che va risciacquato con acqua corrente e ripassato delicatamente sulla parte interessata